Nel mondo tradizionale dell’ingegneria civile o elettrica, l’ingegnere gode di una fiducia sociale implicita: quando firma un progetto, la società sa che ha rispettato standard di sicurezza, efficienza e conformità normativa. Questo è il cosiddetto contratto sociale dell’ingegnere, codificato in codici etici e regolamenti professionali.
Nell’informatica, questa prospettiva è meno presente. L’ingegnere informatico è spesso percepito come un programmatore superpotenziato, il cui lavoro viene valutato solo in termini di produttività o risultati immediati. Questo crea una frattura tra la responsabilità sociale che dovrebbe avere un ingegnere e la percezione del ruolo nella società e nelle aziende.
1️⃣ Riferimenti accademici sul ruolo sociale dell’ingegnere
a. Engineering Ethics e social contract
- Gli studi sottolineano che l’ingegnere ha una responsabilità primaria verso il pubblico, non solo verso il cliente.
- L’etica professionale richiede trasparenza, sicurezza e benessere generale.
- In informatica, spesso queste responsabilità vengono ignorate o non riconosciute, perché non esiste un equivalente di “sottoscrizione alla sicurezza pubblica” o vincolo di legge così forte come in ingegneria civile o elettrica.
b. “Operationalizing Sustainability Principles in the Engineering Profession”
- Introduce il concetto di “nuovo patto sociale” basato sulla sostenibilità e sul benessere a lungo termine.
- Nell’informatica, questo si traduce in responsabilità nella progettazione di sistemi sicuri, affidabili e sostenibili: gestione dei dati, privacy, resilienza dei servizi, prevenzione dei downtime.
c. National Academy of Engineering – Responsibility and Creativity
- Sottolinea che la creatività dell’ingegnere deve essere accompagnata da responsabilità sociale.
- Nel mondo IT, la creatività (nuove architetture software, sistemi scalabili, AI) senza responsabilità porta a sistemi fragili, vulnerabili o ingiustamente complessi.
Situazioni comuni nel settore IT:
Ingegneri informatici non iscritti all’albo
- Operano senza vincoli formali, ma con enorme impatto sulle infrastrutture critiche (cloud, pagamenti, sanità).
- La società non ha un patto chiaro: non c’è responsabilità civile o professionale codificata.
Ingegneri informatici sotto contratti impropri
- Alcuni lavorano con contratti da metalmeccanico o altre categorie, privi di riconoscimento del ruolo tecnico specifico.
- Anche se operano in ambiti critici, la loro responsabilità sociale ed etica non è formalmente riconosciuta.
Conseguenze:
- La fiducia del pubblico o del cliente si basa solo su competenza tecnica e reputazione personale, non su un patto sociale codificato.
- Sistemi critici possono essere progettati senza una vera responsabilità verso sicurezza, resilienza o privacy.
- L’immagine dell’ingegnere informatico si riduce a “programmatore con gli steroidi”, sottovalutando il ruolo di garante di affidabilità e correttezza.
3️⃣ Applicazioni concrete
- Affidabilità del software: come negli ingegneri elettrici, un ingegnere informatico dovrebbe garantire che un sistema mission-critical sia sicuro e resiliente.
- Etica dei dati e privacy: protezione dei dati degli utenti finali come estensione della responsabilità verso il pubblico.
- Sicurezza delle infrastrutture IT: prevenire outage, attacchi, fallimenti sistemici come parte del “patto sociale” dell’ingegnere.
- Trasparenza nei progetti: documentazione, revisione e audit come strumenti per garantire fiducia, analoghi ai collaudi e certificazioni in ingegneria civile.
4️⃣ Conclusione
Il mondo IT soffre di un vuoto tra ruolo tecnico e responsabilità sociale. Applicare la logica del “patto sociale dell’ingegnere” significa:
- Riconoscere il ruolo professionale dell’ingegnere informatico, non solo come sviluppatore di codice, ma come custode di sistemi affidabili e sicuri.
- Creare codici etici, linee guida e strumenti di accountability per l’informatica, come esistono in altre ingegnerie.
- Valorizzare la responsabilità formale anche in contratti e in riconoscimento professionale, riducendo il paradosso degli ingegneri informatici non iscritti o sotto contratti impropri.
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