Era il 1986 quando Kazuhisa Hashimoto, un programmatore della Konami, stava lavorando alla conversione per NES del gioco Gradius. Durante lo sviluppo, trovò il gioco troppo difficile da testare. Decise quindi di implementare una sequenza segreta di tasti che gli permettesse di ottenere tutti i power-up istantaneamente.
Quella sequenza di tasti, che doveva essere solo uno strumento di debug, fu accidentalmente lasciata nel gioco finale. Nacque così il leggendario “Konami Code”:
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Da allora, questa sequenza è diventata parte della cultura dei videogiochi, apparendo come easter egg in centinaia di giochi e siti web. Provate a digitarla ora su questa pagina… anche se, ovviamente, non succederà nulla di speciale. Dopotutto, questo è solo un articolo di blog che parla di storia dei videogiochi, mica un gioco!
Il Konami Code è diventato così popolare che è stato utilizzato ben oltre i confini dei videogiochi. Siti web, applicazioni e persino alcuni dispositivi elettronici hanno implementato easter egg attivabili con questa sequenza. Netflix, Google e molti altri hanno nascosto funzionalità segrete dietro questa combinazione di tasti.
È affascinante come un semplice strumento di debug sia diventato un simbolo così riconoscibile della cultura pop. Un promemoria che a volte le più grandi leggende nascono per caso.
PS: Sul serio, provate a digitare la sequenza qui sopra. Non succederà nulla di speciale, ma almeno potrete dire di aver provato il Konami Code su un blog che parla del Konami Code. Meta, vero?